Spinto dal concetto di evoluzione e dalla collaborazione con eclettici geni creativi, Sportmax è stato fondato da Achille Maramotti sui principi della sartorialità, della sperimentazione dei materiali e di un guardaroba coordinato.

Sportmax nasce nel 1969 prendendo ispirazione dalla precedente collezione POP, dedicata alle giovani donne. Un design ispirato dallo sportswear di stampo americano e dalla Swinging London. Il cuore pulsante rimane la grande attenzione alla ricerca dei trend attraverso una visione unica di un gruppo diverso di talenti che si unisce negli anni.

Sportmax si avvale della creatività di personaggi del calibro di Nanni Strada e di Jean-Charles de Castelbajac per valorizzare la propria estetica e visione. Sportmax sfila in passerella per la prima volta il 18 marzo 1976 all'Hotel Principe di Savoia a Milano.

Sperimentazioni di silhouette, volumi, nuove tecniche e materiali grazie alla visione di Peter Lindbergh e al design di Guy Paulin, interpreti d'eccezione per una curiosità incessante. Gli anni Ottanta sono all'insegna di una moda dinamica e sicura di sè.

Sportmax lavora per anticipare i nuovi cambiamenti degli anni Novanta. Una grande esplorazione di trend emergenti, dal neo-romantico allo sportswear, dal minimal al grunge e tutto ciò che viaggia in mezzo a questi poli. L'immagine del brand viene arricchita dalla collaborazione con i più grandi fotografi di moda come Albert Watson e Marc Hom.

Con l'avvento del nuovo millennio Sportmax incrementa il suo savoir faire attraverso la sempre più alta innovazione tecnica, l'inventiva e sperimentazioni di materiali. La rappresentazione della femminilità continua ad essere concetto cardine nell'essenza del brand.

Durante questi anni, Sportmax viene consacrato come un brand capace di anticipare i mutevoli desideri della sua clientela, sofisticata e self-confident. Nella sua quinta decade continua a promulgare la sua visione di una femminilità contemporanea.